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CHARTA 185

CHARTA 185

€ 14,00

Il dibattito sull'intelligenza artificiale ci mette di fronte ancora una volta a una scelta: continuare a scrivere e a leggere secondo quella tradizione che comunque, anche in ambiente digitale, ci rende responsabili delle nostre parole e dei nostri pensieri; oppure abbandonarci a funzioni automatiche che valgono quanto costano, cioè poco o quasi zero. Anche per l'IA occorre venire a compromesso: prendere il meglio, scartare i rifiuti. Difficilmente però sarà possibile usare l'intelligenza artificiale e non farsi usare da essa senza la personalità che si forma a contatto con l'esperienza diretta e materiale del libro e della lettura. Senza conoscenza non c'è vera cultura. Per cui Charta continua con elasticità la sua missione doverosa. Avrei voluto discuterne con Umberto Eco, con il quale mi legava una conoscenza personale ma lascio alle sue confessioni postmoderne di cui scrive il nostro direttore responsabile Carlo Bordoni. A proposito di direttore, Alessandro Scarsella - che è quello scientifico - ci accompagna alla scoperta delle maschere della storia. Libri per chi non sa ancora leggere, detti comunemente "di pezza", a firma di Daniela Psqualini. Libera racconta per la penna di Francesco Rapazzini, la vita straordinaria di Irène Lagut. Quest'anno ricorre il centenario di Giacomo Puccini, copertina e un articolo in ogni fascicolo ne celebrano l'evento; nel 185: la copertina di Dario Cestaro e l'articolo di Francesco Vazzoler. Evidentemente c'è ben altro, ma lo lascio alla curiosità dei nostri affezionati lettori.

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Charta 184

Charta 184

€ 14,00

Si conclude con questo numero, l’ultimo del 2023, la serie di copertine di Charta dedicate a Italo Calvino. A differenza delle altre, curate da Dario Cestaro con la tecnica del “paper cutting digitale”, questa è opera di una giovane artista diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Greta Destro, che ha interpretato Il Castello dei Destini Incrociati, raccolta di storie fantastiche in cui Calvino si è ispirato ai Tarocchi. Qui l’artista mette in evidenza gli Arcani Maggiori (la Luna, l’Impiccato e la Morte), ma non si può fare a meno di collegare l’immagine dell’Autore, seduto in bilico sul satellite, alla figura di Marcovaldo, il tragicomico protagonista di Luna e Gnac (1956), uno dei racconti più noti degli “Idilli difficili”: “La luna nuova anziché ostentare l’astratta apparenza di mezzaluna rivelava la sua natura di sfera opaca illuminata intorno dagli sbiechi raggi d’un sole perduto dalla terra”. Le altre prove più riuscite del concorso indetto da Charta, a cui hanno partecipato i giovani artisti dell’Accademia di Venezia, si possono trovare all’interno di questo nu- mero, sotto il titolo “Calvinando”. L’anno calviniano è stato intenso di rievocazioni, riletture critiche, discussioni e convegni, il più recente dei quali, patrocinato da Charta, si terrà a fine novembre presso l’Università Ca’ Foscari, a cura del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, assieme alla Società Italiana di Comparatistica (SICL). Se per Calvino si celebra un secolo dalla nascita, di un altro grande scrittore, Alessandro Manzoni – forse il più significativo per la storia della letteratura italiana moderna – ricorre quest’anno il centocinquantesimo dalla sua scomparsa. Per l’occasione NovaCharta ha pubblicato un’edizione critica del volume Manzoni (Pisa, 1996) di Pier Carlo Masini, a cura di Andrea Tomasetig, con una prefazione di Vittoria de Buzzaccarini. Libro godibilissimo, che si avventura nelle questioni biografiche più “segrete” dell’Autore dei Promessi Sposi, documentando parentele e amicizie, corredato di numerose illustrazioni. Il numero 184 di Charta completa le celebrazioni con una nota sugli autografi manzoniani, all’interno di un sommario denso di contributi che vanno dalla Mail Art al fumetto, tra i quali spiccano le note sulla Vita Agra di Luciano Bianciardi, conteso da più editori, la grafica di Georges Gobô e le fotografie di Lorenzo Barbieri Hermitte. I collezionisti troveranno utili indizi sulle siderografie ottocentesche e molte altre indicazioni. Un numero prezioso, come del resto tutti i precedenti, da consultare e conservare.

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Alumina 75

Alumina 75

€ 16,00

IL TEMPO Fabrizio Lollini   Affidata in comodato dal Crédit Agricole alla Biblioteca civica Gambalunga di Rimini, una splendida redazione dell’Astronomicon dell’umanista Basinio da Parma, ideata per la corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta, celebra con un eccezionale corredo illustrativo l’antico legame tra la scansione del tempo e le costellazioni della volta celeste.   IL POTERE ILLUMINATO Gianfranco Malafarina   Molte donne ricche e potenti hanno amato l’arte, la cultura, i libri ben decorati, legando il loro nome ad alcuni capolavori dell’ars illuminandi. In questa eletta compagine, fra Quattro e Cinquecento, ha lasciato un segno anche una nobildonna dei Paesi Bassi, Filippina di Gheldria, committente di opere di raffinata fattura il cui autore, ancora ignoto, ha tratto da costei il proprio attuale appellativo.   LO SCRIGNO D’ARMENIA Ani Manukyan   Avamposto di fede cristiana tra le scoscese pendici del Caucaso, il popolo armeno ha superato innumerevoli traversie affidando per secoli alla cultura del libro la difesa della propria identità storica e spirituale. Un patrimonio di valore inestimabile di cui il Matenadaran, la biblioteca della capitale armena, custodisce e tramanda le più pregevoli testimonianze manoscritte e miniate.   IL MIO FEDRO Ivano Ziggiotti   Grazie al talento di Ivano Ziggiotti, calligrafo e artista del nostro tempo capace di far rivivere magistralmente l’arte della miniatura, il mondo fiabesco di Fedro, frutto di una saggezza antica ma sempre attuale, conquista nuovamente il lettore con la sua lezione di umanità e di vita.   LA CASA DEI FACSIMILI Gianfranco Malafarina   Nel giro di pochi anni Facsimile Finder, il motore di ricerca creato da Giovanni Scorcioni, si è affermato in tutto il mondo come lo strumento più autorevole, affidabile e completo per mettere in contatto il mondo degli studi, le biblioteche, i collezionisti e i bibliofili con la sempre più vasta produzione internazionale di edizioni in facsimile.   MEMENTO MORI Tito Saffioti   Darei la vita per non morire, diceva Jim Morrison. Ma non c’è niente da fare, la signora con la falce prima o poi arriva per tutti, uomini e donne, ricchi e poveri, umili e potenti. Un’amara verità a cui gli artisti hanno dato forma anche sulle pagine dei libri, inscenando una lugubre danza di morte tra i viventi e gli scheletri pronti a ghermirli.   NEL CIELO DEL BUDDHA Jana Igunma   Molto tempo prima di Dante Alighieri, il monaco buddhista Phra Malai, protagonista di un’antica leggenda thailandese, compie un viaggio nei cieli e negli inferi narrando ai fedeli, al suo ritorno, delizie e tormenti di quei mondi ultraterreni. Un invito alla virtù che rivive in un suggestivo manoscritto della British Library.  

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Cucina di Charta Autunno

Cucina di Charta Autunno

€ 15,00

In questo numero Hans Tuzzi, noto come il più importante giallista del momento ci intrattiene con una divertente e quanto mai colta disamina delle piante velenose nella letteratura. Immancabile l’elegante rubrica dedicata al Pinot grigio di Marco Scarpa, segue il pezzo di Andrea Pinton che indaga sul rapporto del vino con i film di Woody Allen e, dato che siamo in tema alcolico, il focus dell’articolo di Julian Zhara destinato al mondo di spiriti e distillati. La rivista prosegue con la magica pozione di Ambrosia Arabica che MariaPaola Moroni ha tratto dall’omonimo libro di Angelo Rambaldi pubblicato nel 1691. Non manca in questo n.3 un nuovo racconto sul nostro, oramai per antonomasia, Maestro Martino; ne riporta la grandezza storica e ne condivide il suo lascito presso i posteri, Antonella Campanini, docente di Storia dell’Alimentazione all’Alma Mater di Bologna. Per la storia dello spiedo, Matteo Ghirighini, direttore del Museo Garum di Roma ha tirato in ballo anche Omero alludendo a un vago sospetto che lo spiedo prima di approdare alla sua funzione di cottura fosse un’arma offensiva. Pierangelo Federici racconta il lavoro e il menu del venerdì ebraico, frenetico e incalzante con vivande particolari per permettere la totale astensione a qualsiasi occupazione per rispetto verso lo shabbat. Verso la fine un’altra commistione tra letteratura e cibo: di Robert Courdine (1910-1998) uno dei massimi scrittori gastronomici francesi, presentatoci da Pasquale Di Palmo, ci racconta le ricerche golose, tra un’indagine e l’altra del commissario Maigret, personaggio uscito dalla fantasia e dalla penna brillante dello scrittore belga di lingua francese, Georges Simenon (1903-1989). Da segnalare il curioso articolo di Alessia Cipolla sul servizio alla francese di cui non spoileriamo niente.  

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Alumina 74

Alumina 74

€ 16,00

Natura  e sentimento Lucia Tongiorgi Tomasi Dipingendo con precisione alberi, piante e fiori, spesso nel quadro di serene vedute della sua regione, l’artista marchigiano Gherardo Cibo fece dell’opera del medico greco Dioscoride curata dal naturalista Pietro Andrea Mattioli, un capolavoro dell’illustrazione botanica, oggi custodito alla British Library e riprodotto alla perfezione da Moleiro Editor in una splendida edizione in facsimile   omaggio a san francesco Mauro Bini  Illustrando con grande finezza la classica biografia di san Francesco scritta da Bonaventura da Bagnoregio, l’artista polacca Agnieszka Kossowska, sulla scia di Giotto, ha saputo richiamare a nuova vita sia le vicende più toccanti del poverello di Assisi, sia il mondo meraviglioso dell’ars illuminandi, sapientemente evocato grazie all’uso magistrale di tecniche a lungo dimenticate   codici e vampiri Daniele Guernelli  Nel cuore dei Carpazi, non lontano dal mitico castello del conte Dracula, la vivace cittadina di Alba Iulia, in Romania, ospita una delle più belle biblioteche dei Balcani, il Batthyaneum, fondata da un brillante ecclesiastico ungherese, Ignác Batthyány, e oggi sede di alcuni codici davvero strepitosi come il leggendario Evangeliario di Lorsch     un canto etiopico Josefina Planas  Un lungo foglio di pergamena piegato a fisarmonica, conservato presso la Biblioteca Nacional de España, racchiude entro l’esigua dimensione del Sänsul il senso più profondo del cristianesimo etiopico. Un culto radicato da secoli nel Corno d’Africa con accenti di vibrante afflato spirituale grazie per il pane Annalisa Bellerio  Un piccolo e prezioso manoscritto settecentesco di provenienza mitteleuropea ci tramanda, attraverso testi millenari trascritti dallo stesso autore delle vivide miniature, le benedizioni che la Torah, in segno di ringraziamento per il nutrimento ricevuto, prescrive di rivolgere a Dio dopo avere consumato un pasto in cui sia presente il pane    Codex in fabula Sandra Hindman  Morale della favola? Un bel codice miniato, in cui i celebri racconti del narratore greco, accolti fino ai nostri giorni da una immensa popolarità, sono corredati da decine di illustrazioni che danno vita e vigore alla traduzione francese del testo, risvegliando antiche memorie scolastiche e precetti molto semplici ma sempre attuali    misurare la terra Gianfranco Malafarina  Il primo manuale tedesco di agrimensura, passato in asta nell’autunno 2022 presso Reiss & Sohn, ci ricorda che la superficie terrestre non è un’entità neutrale e indifferenziata, ma può essere mappata capillarmente per essere studiata, esplorata, posseduta e antropizzata fino a diventare una immensa creazione culturale dell’intelletto umano     

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Charta 183

Charta 183

€ 14,00

In questo numero: le consuete rubriche, tra le quali segnaliamo quella a cura di Alessandro Scarsella dal titolo I fogli piegati di Enrico Pulsoni, l’esordio della nuova rubrica “Otto/Novecento” a cura di Pasquale di Palmo, con la genesi della prima pubblicazione degli Ossi di seppia. Benedetta d’Incau. Calvino nel fumetto di Sara Colaone Francesco Rapazzini e le traduzioni italiane di Céline, ritornato alle glorie e agli onori di stampa dopo il casuale ritrovamento in Francia nel 2021 degli ultimi documenti letterari. Gianfranco Schialvino e le più di 10.000 incisioni di Gustave Doré. Qualcosa di nuovo: in questo n. 183 inizia la rubrica La fucina degli autori, vale a dire le recensioni delle opere scritte dai nostri autori e collaboratori, pubblicate a partire dal 2022: Carlo Bordoni (direttore responsabile di Charta), Furor, Roma, Luiss Universiry Press, 2023; Gianfranco Malafarina (direttore responsabile di Alumina) Le molte vite di Luchino Dal Verme (1838-1911),Varzi, Guardamagna Editori, 2022; Alessandro Scarsella (direttore scientifico di Charta) La Grande Guerra, Bologna, Marietti 1820, 2023. E ancora una notizia: Charta ha affidato la grafica delle copertine interpretando i capolavori dell’opera calviniana, a Dario Cestaro, importante paper designer e caro amico. Con la tecnica del paper cutting digitale sono comparse in successione dal n.180 al n.182 Il Barone Rampante, Le Città Invisibili, Il Visconte Dimezzato e per il 183 Il Cavaliere inesistente, che è l’ultima composta da Cestaro. Da non perdersi, quindi, perché è l’ultima del primo ciclo “copertine d’autore”.  

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Charta 182

Charta 182

€ 14,00

Un vivo ringraziamento va rivolto al maestro Renato Pestriniero per il testo, corredato da due suoi quadri, in parte sorprendente, su Italo Calvino esploratore dell’immaginario e della fantascienza, e tantissimi auguri a Pi Erre per il suo novantesimo compleanno, a coronamento di una carriera impareggiabile per estro coerente e pulizia di stile e di mente, che fa di lui il vero decano del fantastico italiano. La ricognizione nei territori dell’opera di Calvino proseguirà nei prossimi due numeri. Nel presente si dà notizia del convegno internazionale “Italo Calvino, le arti, le scienze” co-promosso da Novacharta, che avrà luogo il 30  novembre e 1 dicembre presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. A conferma però che le celebrazioni, quando non imposte e piuttosto condotte con passione genuina, hanno ricadute positive sull’amore del libro e della lettura, si veda il contributo lampante di Pasquale di Palmo su un una delle edizioni più enigmatiche del Novecento: Il deserto dei tartari di Dino Buzzati, autore di cui ricorreva lo scorso anno il cinquantenario della scomparsa. Calvino e Buzzati sono indubbiamente i due maggiori talenti del secondo Novecento che non disdegnarono il lavoro editoriale e lo conferma la resistenza nel tempo della loro scrittura eclettica e a cavallo di generi diversi. Va aggiunto che con questo articolo Di Palmo avvia su “Charta” una serie stuzzicante di interventi su casi studio di “Otto/Novecento” e confidiamo nel suo speciale e quasi poetico tatto critico e collezionistico contemporaneamente. Completano il numero intriganti ricognizioni retrospettive intriganti su inziative e almanacchi delle grandi imprese editoriali del Novecento (Bemporad e Bompiani); quindi sui libri-strenna della Cariplo; infine contributi sulla cartellonistica trasgressiva parigina tra Otto- e Novecento e sulla graphic novel di Sammy Harkham. Alessandro Scarsella direttore scientifico

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Charta 181

Charta 181

€ 14,00

Scrivere un editoriale è sempre impegnativo. Perché l’editoriale, a differenza dell’articolo di fondo del quotidiano, è la vetrina di una rivista. Mette in mostra il campionario, getta luce sui contributi, accompagna il lettore e lo invita a seguire un percorso preferenziale. Implica dunque una certa responsabilità, dal momento che, in poche righe, si capisce subito che cosa ci si può attendere da quel numero, se vale la pena di andare avanti a sfogliarlo o è meglio lasciar perdere. Essendo strategicamente piazzato su una delle prime pagine a destra, costringe il lettore, anche il più distratto, a dedicargli un po’ d’attenzione. Una responsabilità non da poco, specie se affidata a un direttore responsabile di nuova nomina che si sente onorato per l’incarico e la fiducia dimostratagli dall’editore, Vittoria de Buzzaccarini, e non vuole deluderla. Donna generosa, intellettuale illuminata e appassionata di libri: tre qualità rare che hanno reso possibile l’avventura di Charta, come di tante altre iniziative editoriali correlate. Charta ha superato i trent’anni di vita e ha dimostrato di costituire un patrimonio culturale prezioso che va non solo conservato, ma anche incrementato. Apro così questo n. 181 del trentunesimo anno, dedicato interamente a Italo Calvino, di cui ricorre il centenario dalla nascita. Tra i tanti contributi di questo fascicolo è doveroso segnalare quello in ricordo di Gian Carlo Ferretti, scritto da Alberto Cadioli. L’ultima volta che ho incontrato Ferretti è stato nel 2018 a Meina, sul Lago Maggiore, ospiti di Luca Formenton nella villa Mondadori, dove si è tenuta una grande festa in occasione dei sessant’anni del Saggiatore. Ferretti è stato un Maestro, non solo per la sua attività giornalistica e critica militante, ma per aver indagato sul rapporto tra letteratura, editoria e società, con una metodologia sociologica, in tempi in cui la sociologia della letteratura era ancora considerata uno strumento povero, adatto solo a giustificare la narrativa di consumo. I suoi lavori, Il mercato delle lettere (1979), Il best-seller all’italiana (1993), Le avventure del lettore (1997) – per citarne solo alcuni – hanno contribuito a far crescere nei giovani di allora l’interesse per un’analisi letteraria aperta al sociale e al politico; a uscire dalla chiusura, insomma, di un ambiente autoreferenziale. È in suo ricordo che licenzio questo nuovo numero, ringraziando l’editore Vittoria de Buzzaccarini, il direttore scientifico Alessandro Scarsella e tutti coloro che operano per la redazione, la cura e la stampa di Charta. Buona lettura! Carlo Bordoni direttore responsabile

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Cucina di Charta Estate

Cucina di Charta Estate

€ 15,00

In questo numero offriamo un excursus che inizia con un profumato momento di giovialità: lo suggerisce L’ora del Tè scritto da Martina Scalzo, sommelier della bionda infusione, che caldo o freddo dagli inizi del XVII secolo, ha invaso di piacevolezza il mondo. Daria Perocco ci racconta le scoperte gastronomiche degli avventurosi viaggiatori verso l’ovest dopo Cristoforo Colombo. Subito dopo la ricetta sicura del Pesto genovese e quella delle immancabili trenette è graficamente appuntata e disegnata da Adriano Attus, creative director de Il Sole 24 Ore. La prima guida gastronomica italiana, stampata nel 1550 e scritta dall’umanista Ortensio Lando (1510 ca - 1558 ca), si apre con una specie di atlante gastronomico, che evidenzia regioni e specialità e prosegue nelle pagine successive con la trascrizione di ricette regionali tratte dalla guida. Autore: Matteo Ghirighini, direttore di Garum. Freddo, freddissimo, gelato, di Maria Paola Moroni Salvadori – scrittrice, giornalista e collezionista di testi di gastronomia – è tratto da Charta n. 82, pubblicato nel 2006. Julian Zhara, ha condotto e firmato l’intervista a Mattia Agazzi, chef di Gucci Osteria di Massimo Bottura, a Beverly Hills. Ne esce un pezzo circonstanziato e preciso che descrive vita, lavoro, viaggi e carriera iniziata con la gavetta in uno dei luoghi più iconici della cucina lombarda, e raggiunge, con il confronto con altre culture, i viaggi e, certo non ultimi, i consigli dei maestri, la conquista nel 2021 della Stella Michelin. I mari ne sono ricchi, ma estrarlo non è facile. È bianco e freddo, ma brucia le ferite come fosse fuoco. Corrode il ferro e divora il ghiaccio, ma si scioglie nell’acqua. Il pezzo si intitola Magia del sale e lo racconta la brillante scrittura di Giordano Berti, storico dell’arte, studioso del simbolismo esoterico.

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