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Cucina di Charta 6 - estate

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Festinalente è il motto manuziano che invita a riflettere sul proprio operato con “lenta fretta” per non incorrere in quei cattivi consigli che sono sempre in agguato, un ammonimento che induce a un’accurata ponderazione per poter conseguire il miglior risultato. A volte, dunque, è necessario dilatare il tempo per realizzare una cosa al meglio e superare le aspettative.

Ecco, quindi, il nostro numero 6 di Cucina di Charta ricco di nuovi aneddoti e suggerimenti, che arriva cavalcando lentamente la stagione estiva. In copertina il limone, un frutto che, affonda le sue radici in un tempo molto lontano.

Maria Paola Moroni approfondisce l’argomento con un excursus bibliografico sulla presenza del limone negli antichi trattati italiani di cucina mentre Giovanni Rapazzini de Buzzaccarini ne celebra l’importanza nella sua rubrica letteraria.

E Marco Polo nel suo viaggio lungo la Via della seta cosa avrà assaggiato? Avrà forse gustato nuove specie di agrumi nel Catai? Daria Perocco ci regala un articolo suggestivo sui gusti e i nuovi sapori che descrisse nel Milione.

La città di Marco Polo nasconde tra i tanti segreti anche una chicca gastronomica, quella che il nostro Julian Zhara nel suo articolo definisce petite cuisine, tale è il suo elevato apporto sensoriale. Piccoli assaggi gourmet che si assaporano accompagnati da un buon vino e che hanno fatto la storia di una delle più antiche osterie veneziane: il Bottegon già Schiavi.

I cicchetti, dunque, questo il nome degli squisiti bocconcini, sono sempre stati fatti con gli stessi ingredienti? Ha vinto la tradizione o l’innovazione? L’opinione che ci interessa ascoltare è quella dello scrittore Pieralvise Zorzi, dotto conoscitore della storia di Venezia e amante del buon cibo.

Colori, creatività e sogni nell’articolo di Maurizio Rippa Bonati che racconta il mondo culinario di Andy Warhol, il suo rapporto con il cibo e il suo immaginifico ricettario Wild Raspberries. Una vera rarità troppo spesso marginale quando si parla di Andy Warhol. E nella tana del Bianconiglio ci porta anche Bernardino Marinoni attraverso una carrellata di cibi reali e fantastici dei cartoni animati.

Questo numero vi farà anche scoprire le ricette di Giovanni Righi Parenti che, se volete, potete provare a realizzare. Una cucina semplice che attinge a una tradizione gastronomica del riutilizzo, dove gli avanzi venivano riciclati inventando nuovi piatti. Ma non è finita qui. La rivista, come sempre, racchiude altre curiosità.

Festìna lente. Leggetelo lasciandovi il tempo di gustarlo lentamente.
 

Samantha Lenarda