Con il progetto Salviamo un codice, la casa editrice Nova Charta Tramanda i valori dello studio e della lettura di opere antiche, che altrimenti rimarrebbero confinate nei caveau delle biblioteche. Nell'epoca della rete e delle connessioni digitali, Salviamo un codice conserva e diffonde parti importanti dell'immenso patrimonio conservato nelle biblioteche italiane, affinchè non si perda la possibilità di entrare in un rapporto diretto e libero da interferenze con il testo e il suo autore. Fra le opere restaurate e pubblicate in facsimile ricordiamo: il Codice Sforza di Ludovico il Moro (XVI secolo), il Diario di viaggio di Vincenzo Scamozzi (inizio XVII secolo), il Taccuino di Gaspar van Wittel con gli studi per rendere navigabile il Tevere (XVII secolo) e il manoscritto medicale della fine del XIV secolo, Libro de’ Cauteri, attribuito al medico patavino Bartolomeo Squarcialupi. Il facsimile è conservato in un adeguato cofanetto, con un libro commentario di accompagnamento che informa sulla storia del recupero, dell’opera e della biblioteca che la conserva. Il restauro di ogni manoscritto è sempre affiancato dalla pubblicazione del commentario, anche quando, come è avvenuto in alcuni casi, non è possibile realizzare il facsimile