Carrello 0

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello

Cucina di Charta

Cucina di Charta Estate

Cucina di Charta Estate

€ 15,00

In questo numero offriamo un excursus che inizia con un profumato momento di giovialità: lo suggerisce L’ora del Tè scritto da Martina Scalzo, sommelier della bionda infusione, che caldo o freddo dagli inizi del XVII secolo, ha invaso di piacevolezza il mondo. Daria Perocco ci racconta le scoperte gastronomiche degli avventurosi viaggiatori verso l’ovest dopo Cristoforo Colombo. Subito dopo la ricetta sicura del Pesto genovese e quella delle immancabili trenette è graficamente appuntata e disegnata da Adriano Attus, creative director de Il Sole 24 Ore. La prima guida gastronomica italiana, stampata nel 1550 e scritta dall’umanista Ortensio Lando (1510 ca - 1558 ca), si apre con una specie di atlante gastronomico, che evidenzia regioni e specialità e prosegue nelle pagine successive con la trascrizione di ricette regionali tratte dalla guida. Autore: Matteo Ghirighini, direttore di Garum. Freddo, freddissimo, gelato, di Maria Paola Moroni Salvadori – scrittrice, giornalista e collezionista di testi di gastronomia – è tratto da Charta n. 82, pubblicato nel 2006. Julian Zhara, ha condotto e firmato l’intervista a Mattia Agazzi, chef di Gucci Osteria di Massimo Bottura, a Beverly Hills. Ne esce un pezzo circonstanziato e preciso che descrive vita, lavoro, viaggi e carriera iniziata con la gavetta in uno dei luoghi più iconici della cucina lombarda, e raggiunge, con il confronto con altre culture, i viaggi e, certo non ultimi, i consigli dei maestri, la conquista nel 2021 della Stella Michelin. I mari ne sono ricchi, ma estrarlo non è facile. È bianco e freddo, ma brucia le ferite come fosse fuoco. Corrode il ferro e divora il ghiaccio, ma si scioglie nell’acqua. Il pezzo si intitola Magia del sale e lo racconta la brillante scrittura di Giordano Berti, storico dell’arte, studioso del simbolismo esoterico.

Dettagli Aggiungi al carrello

15,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Cucina di Charta Autunno

Cucina di Charta Autunno

€ 15,00

In questo numero Hans Tuzzi, noto come il più importante giallista del momento ci intrattiene con una divertente e quanto mai colta disamina delle piante velenose nella letteratura. Immancabile l’elegante rubrica dedicata al Pinot grigio di Marco Scarpa, segue il pezzo di Andrea Pinton che indaga sul rapporto del vino con i film di Woody Allen e, dato che siamo in tema alcolico, il focus dell’articolo di Julian Zhara destinato al mondo di spiriti e distillati. La rivista prosegue con la magica pozione di Ambrosia Arabica che MariaPaola Moroni ha tratto dall’omonimo libro di Angelo Rambaldi pubblicato nel 1691. Non manca in questo n.3 un nuovo racconto sul nostro, oramai per antonomasia, Maestro Martino; ne riporta la grandezza storica e ne condivide il suo lascito presso i posteri, Antonella Campanini, docente di Storia dell’Alimentazione all’Alma Mater di Bologna. Per la storia dello spiedo, Matteo Ghirighini, direttore del Museo Garum di Roma ha tirato in ballo anche Omero alludendo a un vago sospetto che lo spiedo prima di approdare alla sua funzione di cottura fosse un’arma offensiva. Pierangelo Federici racconta il lavoro e il menu del venerdì ebraico, frenetico e incalzante con vivande particolari per permettere la totale astensione a qualsiasi occupazione per rispetto verso lo shabbat. Verso la fine un’altra commistione tra letteratura e cibo: di Robert Courdine (1910-1998) uno dei massimi scrittori gastronomici francesi, presentatoci da Pasquale Di Palmo, ci racconta le ricerche golose, tra un’indagine e l’altra del commissario Maigret, personaggio uscito dalla fantasia e dalla penna brillante dello scrittore belga di lingua francese, Georges Simenon (1903-1989). Da segnalare il curioso articolo di Alessia Cipolla sul servizio alla francese di cui non spoileriamo niente.  

Dettagli Aggiungi al carrello

15,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Cucina di Charta 6 - estate

Cucina di Charta 6 - estate

€ 15,00

Festinalente è il motto manuziano che invita a riflettere sul proprio operato con “lenta fretta” per non incorrere in quei cattivi consigli che sono sempre in agguato, un ammonimento che induce a un’accurata ponderazione per poter conseguire il miglior risultato. A volte, dunque, è necessario dilatare il tempo per realizzare una cosa al meglio e superare le aspettative. Ecco, quindi, il nostro numero 6 di Cucina di Charta ricco di nuovi aneddoti e suggerimenti, che arriva cavalcando lentamente la stagione estiva. In copertina il limone, un frutto che, affonda le sue radici in un tempo molto lontano. Maria Paola Moroni approfondisce l’argomento con un excursus bibliografico sulla presenza del limone negli antichi trattati italiani di cucina mentre Giovanni Rapazzini de Buzzaccarini ne celebra l’importanza nella sua rubrica letteraria. E Marco Polo nel suo viaggio lungo la Via della seta cosa avrà assaggiato? Avrà forse gustato nuove specie di agrumi nel Catai? Daria Perocco ci regala un articolo suggestivo sui gusti e i nuovi sapori che descrisse nel Milione. La città di Marco Polo nasconde tra i tanti segreti anche una chicca gastronomica, quella che il nostro Julian Zhara nel suo articolo definisce petite cuisine, tale è il suo elevato apporto sensoriale. Piccoli assaggi gourmet che si assaporano accompagnati da un buon vino e che hanno fatto la storia di una delle più antiche osterie veneziane: il Bottegon già Schiavi. I cicchetti, dunque, questo il nome degli squisiti bocconcini, sono sempre stati fatti con gli stessi ingredienti? Ha vinto la tradizione o l’innovazione? L’opinione che ci interessa ascoltare è quella dello scrittore Pieralvise Zorzi, dotto conoscitore della storia di Venezia e amante del buon cibo. Colori, creatività e sogni nell’articolo di Maurizio Rippa Bonati che racconta il mondo culinario di Andy Warhol, il suo rapporto con il cibo e il suo immaginifico ricettario Wild Raspberries. Una vera rarità troppo spesso marginale quando si parla di Andy Warhol. E nella tana del Bianconiglio ci porta anche Bernardino Marinoni attraverso una carrellata di cibi reali e fantastici dei cartoni animati. Questo numero vi farà anche scoprire le ricette di Giovanni Righi Parenti che, se volete, potete provare a realizzare. Una cucina semplice che attinge a una tradizione gastronomica del riutilizzo, dove gli avanzi venivano riciclati inventando nuovi piatti. Ma non è finita qui. La rivista, come sempre, racchiude altre curiosità. Festìna lente. Leggetelo lasciandovi il tempo di gustarlo lentamente.   Samantha Lenarda

Dettagli Aggiungi al carrello

15,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello