In esposizione codici dei secoli XII-XV scritti e miniati in Italia, ma anche in altre parti d’Europa, grazie ai frequenti spostamenti dei religiosi, maestri delle Scuole teologiche, che portavano nelle loro peregrinazioni i libri, strumenti primari di studio e di preghiera. Il titolo
La bellezza nei libri sottolinea lo splendore delle miniature, l’armonia della
mise en page, l’eleganza della scrittura, il fascino della storia.
Fra i manoscritti esposti e magistralmente recensiti nel catalogo curato da Chiara Ponchia, citiamo un erbario dipinto nel tardo Quattrocento, utilizzato per oltre due secoli in una spezieria nel quartiere San Francesco di Padova; il frammento di Bibbia atlantica Biblia sacra. Vetus Testamentus. Exodus-Leviticus, secolo XII seconda metà, Italia centrale o padana; il frammento di codice, la legatura con Arbor Neptumni (da Giovanni Boccaccio, Genealogie Deoroum Gentilium, Lib.X). secolo XIV fine, Firenze, ambito dello Scriptorium di San Maria degli Angeli?; una Miscellanea medica del XV secolo, recante al suo interno l’immagine del cosiddetto Uomo dei salassi; i volumi dell’imponente raccolta di Antonio da Budrio super Decretalibus , appartenuti al giurista Giacomo Zocchi e da lui “condotti” a Padova il 22 dicembre 1428 per avviare l’insegnamento nello Studio; la copia degli statuti comunali padovani, nella redazione veneziana del 1420, tratta ad uso personale dal giurista Lauro Palazzolo nel 1439.